giovedì, luglio 12

I laureati: L'Attesa Che Uccide

Martedì 10 Luglio.
Ore 8,30.

La tensione è palpabile sul volto dei candidati.
Su quello di Andrea...


...su quelli di Dario e Jonathan (più o meno...)...


...ma soprattutto la tensione appartiene ad un uomo solo:



Il momento è drammatico, ed inutilmente il Leo cerca di apparire rilassato, con scarsi risultati (oppure era Tito che stringeva troppo il nodo alla cravatta?)




Notare come cerca di farsi dare le ultime inutili rassicurazioni:


Qui addirittura contatta Corona per sapere se c'è qualche foto compromettente della Commissione d'esame:


Ma l'unico vero consiglio valido è questo:




Next: Quelli che aspettano quelli che aspettano.

mercoledì, luglio 11

I laureati: Prologo

E così ieri abbiamo assistito a quattro (4!) celebrazioni di conoscenza.
Nel corso della settimana i miei post saranno principalmente dedicati alla celebrazione dell'evento.

Iniziamo con un prologo.

Cinque giorni prima del fatidico giorno, il Leo, in evidente paranoia pre-laurea, ci chiese di organizzare una cena alla volè per cercare di tranquillizzarlo.
Queste sono le immagini di quella sera.

Iniziamo con il primo round di "Trova le sette differenze nella faccia del Leo".




Ed ecco Tito che inclina la testa alla ricerca delle differenze:



Secondo round di "Trova le sette differenze nella faccia del Leo":



(Tralasciamo per il momento il fatto che in entrambe le foto io sia venuto da cani...)

Ed ecco la Silvia che palesemente e giustamente inorridisce di fronta tanta manifestazione di puerilità immotivata:



E per concludere ecco il Leo che mi chiede per la 35ima volta se gli daranno 4 punti (oramai non mi diceva nemmeno "Ciao", ma direttamente "Sti 4 punti?").



Next: L'attesa che uccide!

lunedì, luglio 9

domenica, luglio 8

In bocca al lupo ai laureandi.

Martedi 10 Luglio ben 4 dei bloggers ufficiali di questo blog si laureeranno.

Facendovi l'in bocca al lupo, volevo tranquillizzare i più agitati e paranoici ricordando che io faccio ancora da parafulmine per ognuno di voi.

Perchè se Giovedì il mio capo, cui avevo prestato la macchina appena tornata dal meccanico, mi ha scaricato la batteria dimenticando i fari accesi, adesso ne è venuta fuori un'altra.

Ho un'infiammazione sottocutanea al capezzolo.
(Ecco, l'ho detto.)

Quindi andate tranquilli.
Guasti meccanici e piccole malattie me le sono già prese io.
So di amici di OnTheTable che non si sono laureati.
E di un altro che ha scoperto che diventerà padre.
Vi stiamo proteggendo, attirando su di noi tutte le sfighe del mondo.

Ora però laureatevi, cazzo!

venerdì, giugno 29

Ecco chi mi cerca!

Come spesso accade, ogni giorno controllo le statistiche del mio sito.
Per chi non lo sapesse è http://leonardoprosperi.com.
Nelle statistiche posso vedere chi visita il mio sito, con quale sistema operativo e da quale sito proviene.
Questa mattina ho notato una visita da un IP americano attraverso il motore di ricerca Google.
La ricerca è stata fatta proprio sul mio nome e non sui contenuti del mio sito! Mi sono chiesto chi mi può cercare in Google negli USA. Ho fatto un'ulteriore analisi sull'IP.
Cosa ho scoperto? A Google usano Google!
Mi sto bullando, ma la visita è durata meno di 3 minuti e solo su 2 pagine.

giovedì, giugno 28

I Lauerandi ed il parafulmine.

I Laureandi che entro due settimane posteranno in questo blog la loro felicità e le loro impressioni sono ben quattro:

OnTheTable
JRG
Baldo
Dario

A costoro, che so essere in paranoia in questo momento, proprio perchè ci sono passato anche io, voglio comunicare una notizia tranquillizzante.

Alla mia macchina si sono piegate tutte e 8 le valvole e prima della prossima settimana non riavrò la macchina (peraltro a caro prezzo).

E che c'entra, diranno loro.

Semplice: la loro sfiga la sto attirando tutta io.
Come un parafulmine.

Speriamo che questo cazzo di temporale finisca presto.

mercoledì, giugno 27

Dalla Meccanica al meccanico.

Sono andato in Beast.
(Strano eh?)
Mentre mi trovavo sulla tangenziale alla comoda velocità di 80 km orari, la macchina decide, motu propriu, di spegnersi e di non riaccendersi.
La diagnosi è che si è rotta la cinghia della distribuzione (cit.) e che potrebbero essersi piegate quattro delle otto valvole della testata del motore (ri-cit.).
Domani pomeriggio il meccanico mi dirà se devo cambiare la macchina o se devo semplicemente prendere un mutuo.

Ironia della Sorte: Prima di avere problemi meccanici alla macchina mi stavo recando all'Università.
Al Dipartimento di Meccanica.

Rido per non piangere.

mercoledì, giugno 20

La soglia dei 75

No, nessun mio parente nè amico sta per compiere 75 anni. Sono tutti o molto al di sotto o molto al di sopra di questa età.

Il titolo "La soglia dei 75" si riferisce ai chili che ho visto sulla bilancia quando ho deciso di cominciare a correre, più o meno quattro settimane fa.

"75 sono troppi!" mi sono detto. (Traduzione: "75 sono troppi" mi ha detto LEI, mentre io, sconsolato e colpevole, annuivo.)

Ho quindi corso tre volte a settimana, ho eliminato il gelato postpranzo, niente più scarpetta e un po' più di verdure. Questo per quattro settimane.

Stamani ho ricontrollato il mio peso dopo ben quindici (15!) minuti di corsa, sudato marcio, ma (un po') appagato, certo di essere ormai giunto a 72 chili, massimo 73.

Peso 75 chili.

Di nuovo.

E mi è venuta in mente questa scena da "Fracchia la belva umana", dopo che Fracchia (guarda caso) era andato a correre:

martedì, giugno 19

Traffico (a)normale

Ieri sera ho notato un leggero aumento del traffico. Come potete vedere dalla foto, io abito lì.

Mi sono chiesto cosa potesse aver causato tutto quel traffico, nulla di più semplice che un aereo che atterra nell'autostrada. Fortunatamente, nessun morto.

lunedì, giugno 18

La fiera di San Diego

Sono stato alla fiera di San Diego, ho cercato subito di mimetizzarmi tra la gente, imparando le loro abitudini e il loro costumi.
Prima prova, valutazione della qualità del bestiame:
Non tutto il bestiame è perfetto, ho visto anche dei punkabbestia con i loro dreadlocks, adesso ho capito perché nel nome c'è la parola bestia.
Seconda prova, gara a horeshoes (lancio dei ferri di cavallo) contro tipico yankee. La sconfitta era inevitabile.
Terza prova (la peggiore), cosciotto di tacchino ai ferri!
Alla fine... mission complete!

martedì, giugno 12

Mentre la TV cantava....

Ieri sera ho visto "I Complessati", un film ad episodi in bianco e nero degli anni 60.

In uno degli episodi vi recitava Alberto Sordi, che interpretava il ruolo di un aspirante conduttore di telegiornale con un evidente difetto fisico ai denti. La commissione cerca in tutti i modi di farlo bocciare, per evitare di segarlo solo per il suo aspetto fisico, ma il personaggio di Sordi si rivela essere un genio senza paragoni e riesce ad ottenere l'ambito posto.

Al di là del fatto che al giorno d'oggi neanche l'avrebbero fatto entrare in Rai, c'è stata una scena che mi ha colpito particolarmente di questo film.

Nel cercare di segarlo almeno nella prova orale, cercano di favorire gli altri due candidati, facendo loro la versione facile della stessa domanda che faranno in seguito a Sordi sottoforma di trabocchetto.

La domanda facile è la seguente:

"Quanti affluenti ha il fiume Giordano in Israele?"

...

Premesso che ho dovuto guardare su Wikipedia perchè non mi ricordavo assolutamente il nome del fiume principale di Israele, pur avendolo sentito appena ieri sera...
Ma secondo voi quest'uomo:

Li sa gli affluenti del fiume Giordano?

domenica, giugno 10

Via merde!!!

Durante la ricerca di un nuovo appartamento da affittare mi sono imbattuto in un singolare cartello stradale, "Via Merde". Il luogo perfetto per andare a vivere.
Poi ho cercato di analizzare il nome, ho pensato fosse spagnolo, ma "merde" non è spagnolo. Poi ho pensato fosse francese, ma "via" non è francese. Quindi...
è italiano!! Poi mi sono chiesto perché non "via delle merde".
A questo punto ho fatto una riflessione, "via" non è inteso come strada, ma come avverbio.
Quindi un semplice Go away shits!!!
Mi sono sentito non voluto e sono andato via.

mercoledì, giugno 6

Corri, Grassone, Corri

Da tre settimane ormai ho iniziato ad andare a correre.
Non vi dico per quanti minuti perchè me ne vergogno, ma corro tre volte a settimana.
Il motivo è lo stesso che affligge molti che dicono "Dalla settimana prossima inizio a correre!", quindi non vi dirò neanche questo (anche se il titolo del post la dice lunga).

Piuttosto con il passare del tempo mi rendo conto che a correre sono ridicolo.

Quanto ridicolo?

Diciamo che se sto guardando questo trailer tre volte al giorno c'è un motivo:



(Per chi se lo stesse chiedendo: Alla fine lui sussurra "Not so bad"... Che è la stessa fottutissima cosa che mi ripeto io, mentendomi clamorosamente!)

mercoledì, maggio 30

La separazione tra Stato e... Stregoneria(?!?)

Questa è buffa.

Una madre americana (e figurati) ha chiesto al giudice di imporre alla biblioteca scolastica di rimuovere i libri di Harry Potter, perchè, a suo avviso, inciterebbero alla stregoneria.

E già qui si ride.

Ma non è finita.

Poichè come motivazione faceva ridere i polli, ha deciso di motivare la richiesta in questo modo: "La Stregoneria è una religione che alcune persone praticano. Quindi il mantenere i libri di Harry Potter in quella biblioteca violerebbe la separazione costituzionale tra Stato e Chiesa."

Secondo me la madre meriterebbe di vincere la causa solo per questo atto di genialità. E anche perchè, messa così, questa motivazione mi convince. Ma forse sto solo facendo un transfert.

Ah, comunque la madre ha perso la causa.

Gli aneddoti che non si possono raccontare

Riflettevo su una cosa:

Ogni tanto ripenso ad aneddoti della mia vita, aneddoti allegri che mi fanno sorridere, a volte addirittura ridere a crepapelle. Alcuni li racconto spesso e volentieri (ci ricordiamo un po' tutti della "pseudofica" del Baroni, vero?), altri no.

Non li racconto perchè so che fanno ridere solo me e a volte non capisco neanche perchè.

Ad esempio quella volta che, diciottenne, diedi il mio nuovo indirizzo email (gala81@vattelappesca) allo Smane (per gli esterni: uno smanettone è uno che sta fisso al computer e lo padroneggia in maniera egregia; lo Smane è LO Smanettone per eccellenza). Lui mi rispose dicendo che era una sciocchezza scrivere la mia età sull'email dato che dopo un anno non sarebbe più andata bene.

Ovviamente lo Smane aveva fatto confusione tra i numeri 18 ed 81 (vabbè che ero vecchio dentro, ma 81 anni ancora non li dimostro).

Ecco questo aneddoto a me fa sorridere e fa sorridere solo me.

Il che, guardando la Partita del Cuore di lunedì scorso, mi ha fatto sorgere una domanda:



Ma quanti cazzo di aneddoti conosce Gigi D'Alessio?

martedì, maggio 29

L'ultima TRILLata

Un thriller da andare a vedere immediatamente:



Quando fanno sentire la voce del rapito ho avuto un brivido!

lunedì, maggio 14

Alcune cose che ho imparato a Verona

1) A verona, ovunque dobbiate andare, girate a destra al distributore Esso.
Per arrivare all'albergo le istruzioni erano semplici. Usciti dal casello dell'A22 seguite i cartelli per Vicenza (!) e girate a destra al distributore Esso.
Facile.
Noi però non arrivavamo dall'A22, bensì da Gardaland. Ci appropinquiamo quindi al casello dell'A22 e percorriamo una strada esattamente parallela alla strada uscente dal casello, pronti ad entrarci. Ma il caso vuole che entrambe fossero tangenziali non tangenti (nonostante il nome). Passati duecento metri le strade si dividono in maniera inequivocabile, senza possibilità di uscire dalla strada in cui eravamo per poter rimediare.
E qui inizia la magia.
Ci appare all'improvviso un distributore Esso.
Giriamo a destra.
E' fatta!
...
No.
Ci troviamo in una strada che non corrisponde affatto a quella descritta sulle istruzioni. Oramai il danno era fatto e continuiamo ad andare a dritto.
Altro distributore esso.
Si gira a destra?
No, perché è senso unico.
Continuiamo, più disperati che mai.
All'improvviso la luce.
Un TERZO distributore Esso.
Miracolo.
Giriamo a destra.
E come per magia ecco l'albergo.

2) A Verona tromban come ricci.
Mentre siamo in fila per arrivare alle spiagge del Lago di Garda il nostro sguardo si posa inevitabilmente sui cartelli stradali (vedi il punto 3) e pubblicitari.
Notiamo il cartello di un Sexy Shop.
E vabbè, è normale.
Dopo 300 metri un secondo cartello di un diverso Sexy Shop.
La concorrenza, mi dico.
Dopo un chilomentro un terzo cartello di Sexy Shop. Ovviamente diverso dai precedenti.
Beh, mi dico, concentrazione altina, ma comunque accettabile.
Devo davvero dire cosa abbiamo trovato due chilometri dopo? Si, un altro cartello di un altro Sexy Shop.
Tutto questo associato alla presenza di due prostitute alle tre del pomeriggio in piena statale mi ha fatto sorgere delle considerazioni: non so cosa sia causa o effetto, ma secondo me le donne Veronesi devono darsi parecchio daffare per soddisfare i mariti. Che, o sono insaziabili, o non gli tira.

3) A Verona fanno la supercazzola.


Credo che la scritta "Tenuta Corte Sega" confermi la mia tesi.

4) Io ho dieci anni.
Prova A:



Prova B:



(Mago Galino suona bene, però)

martedì, maggio 8

Sul post precedente + Scuse

Al di là della considerazione di aver creato un tormentone, per un po' ho pensato di vergognarmi per il mio post precedente. Esattamente due ore dopo aver postato quella considerazione tra telefilm, armi e violenza, è uscita la notizia dell'omicidio al campus.
Però ci ho pensato su. E, a parte delle doti di preveggenza che mi renderanno protagonista del telefilm Heroes, non credo davvero di dovermi vergognare di niente.

Ma per farmi perdonare dagli animi sensibili, pur rimanendo parzialmente in argomento, vi invito a riflettere sul grado di violenza raggiunto in uno dei finali di episodio di Lost più belli della storia:



(Eppure me lo ricordavo diverso...)

Il problema delle armi.

In America il problema delle armi è serio.
Sempre più spesso assistiamo a casi di cronaca nera, dovuti alla diffusione di pistole anche tra i giovani.
Anche O.C., il popolare telefilm adolescenziale, aveva affrontato il tema nell'avvincente finale della seconda stagione. Guardate (ma soprattuto ascoltate) per capire:



Fatto?

Bene, adesso mettetelo a confronto con il seguente video. Ignorate le risate di sottofondo, sintomo di un pubblico americano irrispettoso del problema in questione:



Agghiacciante, vero?
Ma non sono solo le armi ad essere pericolose: prendete ad esempio il film 300. Lì non ci sono armi, ma il problema dei sandali senza porto d'armi credo che sia comunque da affrontare.



Vabbè, consoliamoci con un film immortale come Matrix:

giovedì, maggio 3

La cena

Con enorme ritardo e solo grazie alla mia recente gita a Verona (di cui prima o poi parlerò) ecco le foto della cena di quasi un mese fa.

Sono più in ritardo io di una donna in cinta.

Tito telefona:

Rimini e Mat parlano di politica e di chiesa, e di quando andare al family day:


Io dimostro al mondo che esiste anche qualche esemplare di sesso femminile ad ingegneria.


Il Rimini beve per dimenticare, mentre Tito si copre gli occhi per evitare di rompere l'obbiettivo con la sua bellezza:

La Silvia e Mat osservano la scena.


Senza parole. Anzi si, la mia mira nel fare le foto fa schifo:


E per concludere con una nota di narcisismo, eccomi in tutta la mia bellezza:


P.s. Ma il Prosperi non posta mai dalla California? (Lo so che ci leggi...)