venerdì, agosto 11

Il Bestiario, Speciale Egitto: L'animatore impreparato (parte 2)

Aneddoto 3:
L'animatore ci porta a giro per Asswan in cerca di un locale in cui bere qualcosa. Dopo 20 minuti di camminata arriviamo nel peggior bar di Caracas miracolosamente trasportato in Egitto. Dopo esserci seduti (eravamo in 15) qualcuno si mette a chiaccherare, qualcuno a bere un tè caldo e qualcun altro a fumare il narghilè (essenza alla fragola). L'animatore invece si mette a parlare con un egiziano appena incontrato, suo amico da un paio d'anni. Il dialogo è surreale, visto che l'egiziano parla due parole in croce di italiano e l'animatore due parole in croce di inglese. Il rumore della città e del bar ci impedisce però di ascoltare la discussione (a quanto pare stavano fissando di ritrovarsi più tardi).
Ad un certo punto però l'animatore si rivolge a noi e, sicuro di sè, chiede:
"Tuelv ocloc vuol dire l'undici e mezza, vero?"
Gelo.
Con difficoltà riesco a sbloccarmi e a dire, timidamente:
"No, vuol dire mezzanotte."
E con la chiara espressione di chi ha capito esclama:
"Ah, quindi vuol dire mezzanotte e mezzo!"
Lascio ad altri il compito di correggerlo, cercando a stento di trattenere la risata colossale che sento esplodermi nel petto.
Morale della favola: A mezzanotte l'egiziano è andato al punto di ritrovo, mentre l'animatore era andato a letto.

Aneddoto 4:
Colpo di grazia.
Sulla via del ritorno passiamo davanti alla piscina della città, identificate da un inequivocabile cartello con su scritto "Swimming Pool".
"Ah!" esclama il nostro eroe "I bagni pubblici!"
Rimaniamo indietro in parecchi per poter ridere a squarciagola.

Next: Il lamentone.

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