lunedì, maggio 8

Whose Side are You on?


Rinuncereste ai vostri diritti pur di essere più sicuri?
Da questo attualissimo quesito nasce il mega crossover fumettistico della Marvel Comics.
In America le fumetterie sono prese d'assalto, complici degli intriganti servizi sulle televisioni nazionali che hanno evidenziato il parallelismo con la paranoia attuale del popolo americano.
La storia in breve: in un'America spaventata e scossa da eventi luttuosi sempre più frequenti gli "eroi" vengono visti con sempre più sospetto, anche a causa dei numerosi e catastrofici scontri con i "super-villains". Ma all'improvviso la goggia che fa traboccare il vaso.
Dei giovani (ed altamente inesperti) "super-eroi", mentre stanno girando un reality-show (!!!) affrontano dei super-nemici troppo più potenti. E ci scappano i morti. Quattrocento per l'esattezza. Quasi tutti bambini.
Lo sdegno per l'accaduto coinvolge tutta l'america, nascono comitati il più rappresentativo dei quali trova la guida in una delle madri dei bambini uccisi, che scarica tutta la colpa di quello che è accaduto sulla comunità super-eroistica.
Da qui ad un disegno di legge che regolamentarizzi i super-umani il passo è drammaticamente breve (chi ha detto Patrioct Act?). Un disegno di legge che prevede la registrazione (e lo smascheramento) di ogni super umano, nonchè l'addestramento e l'inserimento all'interno di uno speciale corpo di polizia, pena l'arresto.
Come reagiranno i supereroi? Si adegueranno alla legge? Oppure la combatteranno ad ogni mezzo? E cosa accadrebbe se la comunità supereroistica si spaccasse a metà? Ci sarebbe forse una Guerra Civile?
Comincia così lo scontro tra chi si adegua al SuperHero Registration Act (capofila Iron Man e Reed Richards dei Fantastici 4) e chi invece ne contesta la violazione dei diritti (capofila Capitan America: chi conosce il personaggio non se ne stupisce. Si chiama Capitan America, non Capitan Governo!)
Lo spunto è dannatamente interessante ed il primo numero tiene fede alle premesse, complice un ottimo autore (Mark Millar) i cui precedenti lavori fumettistici altamente politicizzati (Ultimates e Authority) sono stati definiti i migliori fumetti di questo decennio. Se tanto mi da tanto nei successivi sei numeri di questa mini (in Italia l'anno prossimo) ne vedremo delle belle.
Fa comunque piacere che esistano opere capaci di farci riflettere e allo stesso modo di "intrattenerci" con storie mozzafiato e, in questo caso, disegni altamente spettacolari.

P.s. E tu? Whose side are you on?

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